Nell’era della digitalizzazione, sono tantissime le persone iscritte ai Social Networks. Facebook, Twitter, ma anche YouTube e molti altri ancora, rappresentano una finestra sul mondo attraverso la quale farsi conoscere, pubblicando immagini, articoli, opinioni, insomma, di tutto e di più.
Già prima del Covid la gente amava iscriversi alle pagine social che maggiormente suscitavano il loro interesse, per pubblicare e rispondere commentando post scritti da altri. Il fatto di potersi esprimere liberamente in un paese democratico ha fatto sì che molti si sono fatti prendere la mano, diventando anche incauti su quanto scrivevano. Tutto questo si è accentuato con il lockdown, poiché le persone non avevano nulla da fare e occupavano la maggior parte del loro tempo, navigando qua e là nei Social e scrivendo cose di ogni genere. Soprattutto, le persone che avevano qualche sassolino nella scarpa, magari a causa di un malcontento dovuto alla perdita o alla crisi della loro occupazione, hanno dato il via libera a post con i quali esternavano la loro frustrazione verso questo o quell’argomento o, nei casi peggiori, verso aziende o persone in particolare.
Il problema della gente che scrive nei social, soprattutto le persone over 30-40, è che ignorano, o peggio, tralasciano la realtà che tutto quanto, anche cose scritte anni addietro, viene archiviato nell’immenso archivio che è Internet e che basta una parola chiave, un nome ed un cognome, che tutto quanto viene riproposto e messo sotto gli occhi di tutti.
L’estate 2021 vede, fortunatamente, una lenta ripresa dell’economia italiana e sono molte le aziende che, in questo momento, vanno alla ricerca di personale da assumere.
Cosa fanno le aziende che intendono assumere una persona?
Un tempo, un’azienda che voleva assumere una persona, si avvaleva del passaparola per sapere di più sul candidato. Faceva domande in giro e c’era sempre qualcuno che aveva avuto a che fare con l’aspirante candidato. L’opinione di questa persona e di molte altre ancora potevano, quindi, dare all’azienda un quadro più o meno positivo della persona che volevano assumere, determinandone la decisione.
Oggi, è tutto più semplice ed immediato: basta farsi un giro in Internet e si trova tutto, o quasi, del candidato che aspira ad una determinata posizione.
Se, per esempio, anni addietro il candidato era un fervente sostenitore politico, ecco che da Internet emerge ciò che ha scritto, oppure se era un gran tifoso e faceva parte di ultras, Internet anche in questo caso non cela niente. Magari, oggi quel candidato è un’altra persona e non si esprimerebbe mai più in un certo modo, ma la rete non perdona ed ecco che l’azienda si fa un’opinione negativa e non lo convoca al colloquio.
Esiste una soluzione: si chiama diritto all’oblio
Il diritto all’oblio è una procedura alla quale possono accedere tutti, affidandosi ad aziende informatiche come la Workengo.
Workengo è specializzata nella rimozione di contenuti negativi dal web, applicando il cosiddetto diritto all’oblio, cosa fondamentale per ripulire la tua immagine da situazioni che oggi non corrispondono più alla realtà e che ti impediscono qualsiasi candidatura.
Fai fare una bella pulizia della tua immagine, affidandoti agli specialisti di Workengo e, con il diritto all’oblio, riacquisterai la tua serenità. Chiedi subito un preventivo!